Andare d’accordo con genitori e suoceri. Poteva forse mancare l’argomento antico come il mondo del rapporto con le famiglie d’origine e su come vivere felici in coppia non solo nonostante loro, ma anche grazie a loro?
Non poteva certo mancare visto che stiamo parlando della prima relazione affettiva avuta, o non avuta, nella propria vita per tutti. Relazione importantissima in entrambe le situazioni, ma destinata a lasciare il posto ad altri rapporti affettivi nella misura in cui i figli vogliono veramente diventare adulti e i genitori hanno davvero la generosità di lasciarli andare. Ecco 10 dritte preventive (ma come si dice “non è mai troppo tardi”) per andare d’accordo con genitori e suoceri, in modo autentico e non di facciata, ed essere una coppia no-problem.
Quello che in psicologia si chiama svincolo della coppia dalle famiglie d’origine non inizia di certo al ritorno dalla luna di miele ma molto prima, a prescindere da ogni fidanzamento. Arriva cioè un momento nella vita, in cui si esce dall’adolescenza non solo anagrafica e si entra nella vita adulta con i propri progetti, senza minestrine di mamma e mancette di papà. È un distacco personale, graduale e autentico del singolo, senza il quale è impossibile che la coppia non abbia poi continue ingerenze e riesca ad andare d’accordo con genitori e suoceri.
Ciascuno quindi si svincola dalla sua famiglia d’origine e non attende che sia il partner a staccarlo, dando a lui/lei la responsabilità anzi la colpa dei cambiamenti generati dalla nuova vita di coppia. Alcuni poi pensano di risolvere questo passaggio alla vita adulta, con una di queste due scorciatoie: pretendendo che il partner entri nel loro clan o facendosi praticamente adottare dalla sua famiglia. Ma queste due scorciatoie hanno un esito pacifico breve e solo apparente.
Svincolo dalla propria famiglia d’origine significa anche rielaborare quanto vissuto nell’infanzia e adolescenza, sapendo che non tutto va messo in valigia per essere portato nella nuova vita e che può essere necessario farsi aiutare dall’esterno ed in modo competente, per non compromettere il futuro della relazione di coppia con i propri fardelli personali. Un’idea parecchio tossica sull’amore è il classico “se mi ami, mi accetti così come sono” che poi si allarga nel “se mi ami, vieni ad abitare da noi” e si completa nel “se mi ami, accetti i miei così come si comportano”. Vabbé dai, questi se descrivono perfettamente la situazione e non faranno mai andare d’accordo con genitori e suoceri proprio nessuno.
Se non stiamo parlando di un flirt ma della relazione che costruisce la famiglia di un adulto, mettere il partner al primo posto significa dirgli e dimostrargli che “tu e il nostro rapporto venite e verrete prima di tutto”. In sostanza parenti, amici, conoscenti, lavoro, hobbies, volontariato… non vanno automaticamente buttati giù dalla torre, ma ridefiniti nella loro importanza ed ingerenza.
Non sposarti se i suoi genitori influenzano ancora la vita del tuo partner, così come se lo fanno ancora i tuoi con te. Un segno di mancato distacco è quando la persona tenta di conciliare la vecchia famiglia con la nuova, o peggio quando chiede esplicite rinunce al partner e magari si lagna pure dei suoi sacrifici con mamma. Mentre chi ha elaborato il passaggio, sarà lieto di accontentare genitori e suoceri solo in ciò che non cambia la sua vita personale e di coppia. Stiamo parlando di una storiella o dell’amore della vita?
Per andare d’accordo con genitori e suoceri, rendi evidente l’amore che nutri per il tuo partner. Sii affettuoso/a anche davanti a loro e non prendere mai alcuna decisione senza avere concordato prima il da farsi col tuo lui/lei. La regola è sempre la stessa: prima si riflette con calma, poi se ne parla trovando una linea comune per la coppia e non a vantaggio degli altri, infine ognuno è porta voce della coppia con la propria famiglia d’origine, assumendosi la responsabilità delle scelte e proteggendo la relazione di elezione, se dovesse servire, dai problemi dei propri parenti. Per un genitore con G maiuscola l’unica condizione da porre è che il partner ami sinceramente sua figlia/o con tutto ciò che questo amore comporta, per un genitore problematico la condizione è non perdere la propria priorità perché si sa che i figli sono… piezz’e core.
La classica interferenza tra famiglia senior e junior può essere per eccessiva presenza ma anche per eccessiva assenza, situazioni queste che scatenano anche le rivalità tra fratelli e cognati (“sono sempre tra i piedi” oppure “sono sempre da loro” oppure “preferiscono gli altri nipoti”). L’interferenza nella vita della famiglia più giovane può avvenire anche per l’eccezionalità delle persone (“mia mamma è splendida” e “mio papà sa farle tutte”) o per la loro mediocrità (“mia mamma va aiutata perché ha i suoi problemi” e “mio papà va lasciato fare perché ha le sue idee”).
Due sono gli errori che vanno evitati come la peste da parte di un genitore: il primo è parlare di un figlio, nel bene o nel male, quando sei con un altro figlio; il secondo è fare di più per Pierino adducendo il motivo che Pierino sia il figlio più bisognoso, situazione dettata da sensi di colpa o preferenze di cui Pierino tende ad approfittare rivelandosi quanto meno il più pigro.
Questo è un concetto davvero semplice da capire ma difficile da attuare. Per andare d’accordo con genitori e suoceri, ma prima di tutto per stare bene con se stessi e col partner, bisogna essere liberi cioè rinunciare alla tentazione di parecchie sponsorizzazioni. Chi regala la casa o la macchina, presta soldi, riempie il frigo, paga la colf, oppure lava, stira e alleva i nipoti non può non interferire anche in altri ambiti perché queste sono già enormi interferenze! Va detto che prendere con una mano e lagnarsi con l’altra è… adolescenziale.
La scelta della casa, soprattutto quella che si abiterà nei primi dieci anni di matrimonio, è molto importante per la riuscita dello stesso e per andare d’accordo con genitori e suoceri sempre. Serve una distanza media da entrambe le famiglie: non attaccati (e serve proprio dire il perché?) e non troppo lontani, per potersi scambiare facilmente un aiuto quando dovesse servire. In ogni modo, la distanza dovrebbe essere di quelle che vanno coperte in auto, non a piedi o in bicicletta, in modo che le eventuali visite non siano mai delle improvvisate ma avvisate e concordate prima.
Se per ovvi motivi economici, si scegliesse alla fine di stare attaccati ad una delle due case genitoriali tutto si complica: cointestarsi la casa, fare la propria vita, avere i bambini che obbediscono a te prima che ai nonni e i genitori del partner che non si sentano esclusi da tutto questo… chi c’è passato raccomanda almeno di mettere subito le questioni patrimoniali nero su bianco per amore del partner, nonché di chiudere eventuali porte comunicanti e di dividere all’istante con rete, ringhiera, siepe anche muro di Berlino le parti comuni come il giardino.
Altro che andare d’accordo con genitori e suoceri, per evitare drammi bisogna saper gestire con sensibilità e correttezza visite, feste e vacanze. Prima di tutto le visite in casa d’altri (coppia, genitori, suoceri) devono essere concordate e fulminee. Poi, in alcune circostanze particolari che riguardano soprattutto i nipoti, è bene invitare insieme i consuoceri per non dare a nessuno la sensazione di essere escluso, infine per i natali e feste comandate non si gioca a fazzoletto, cioè a chi arriva prima, ma si fa rigorosamente a turno.
Nessuno, neanche i figli unici di madre vedova, possono far pagare la loro situazione al partner e tenere il monopolio delle feste di famiglia. Inoltre mancare alle feste importanti dei parenti stretti è una mancanza d’educazione che resta in fotografia, una via da percorrere con responsabilità solo se si vuole chiudere col parentado in via definitiva (ma si può veramente?).Vacanze e ferie con la parentela, giusto perché la parentela ha una casa al mare, si sa infine quanto possano essere rilassanti! Da ultimo limitarsi al dolce e caffè finché si è fidanzati e passare ai pranzi e alle cene ufficiali solo dopo, ma senza rovinarsi tutte le sante domeniche con tavolate alla Il padrino parte II. Le domeniche sono fatte per stare in famiglia, la tua.
I figli hanno bisogno del papà e della mamma, come pure dei nonni paterni e materni. Se sono vivi ci devono essere, se sono morti devono essere raccontati perché non è un diritto degli adulti, ma dei bambini, poter accedere alle due storie che hanno creato la loro identità. Anche a livello pratico, e perché i nonni non facciano mai discriminazioni tra i loro nipoti, è bene suddividere equamente la presenza dei nipoti tra i nonni, a patto che questi ultimi rispettino le linee educative poste dai loro figli.
Ovviamente si mettono al mondo figli se si ha amore, tempo e soldi da dedicare, non se si hanno nonni da arruolare. È stato scritto “Onora il padre e la madre” non obbedisci, accontenta o asseconda i tuoi genitori. Il che significa che, per onorarli sul serio, si tratta di farsi autenticamente onore nella vita (per il figlio) e di suscitare col proprio esempio sentimenti di onorabilità (per il genitore).
Per andare d’accordo con genitori e suoceri, a dir il vero per andare d’accordo con tutti, il buon senso indica di farsi tutti la propria vita, magari con interazioni frequenti ma brevi, perché più le persone stanno attaccate, o innaturalmente staccate, e più la conflittualità cresce, come lite nel primo caso o come rancore nel secondo. Inoltre aiutare i genitori anzi tempo come se fossero vecchi e malati, non fa altro che farli invecchiare e ammalare prima perché sentono che possono permettersi di mollare.
Quando i genitori hanno invece reale bisogno fisico di attenzioni, la loro cura è onere dei figli/e, non dei generi/nuore. Ognuno si occupa dei suoi genitori dividendosi equamente il carico con fratelli e sorelle, anche delegando personale esperto, quando le attenzioni necessarie sono incompatibili con le esigenze della propria famiglia. Ho visto persone perdere la loro famiglia a causa dei loro parenti, ma anche persone con una grande generosità e dignità nell’invecchiare…
Conclusioni: queste sono 10 dritte no-problem che nascono dalla constatazione che molti rapporti di coppia (e con i propri figli) sono rovinati dalle ingerenze permesse da adulti non svincolati. Sono dritte che vanno dritte al punto, mi rendo conto, ma la posta in gioco è alta: coppie infelici e figli con famiglie separate e con genitori che tornano dai loro genitori. L’obiettivo è quello di prevenire i problemi, non di sopravvivere ad essi perché l’amore, quello vero, deve migliorare la qualità della vita, non peggiorarla! E tu fai qualcosa in particolare per andare d’accordo con genitori e suoceri o c’è qualcosa che vuoi iniziare a fare per migliorare la tua relazione con loro?