Adolescenti alla ricerca di capitani coraggiosi

Prosegue con questo nuovo articolo la mia collaborazione con il settimanale

“La vita del popolo” per la rubrica “Stile di famiglia”.

11/06/2021 di Lucia Boranga da La vita del popolo

Tutti i diritti riservati

  • Capitani coraggiosi che non mollano
    Una adolescente pensierosa e sullo sfondo mamma e papà incerti sul da farsi

  • Vedere ed ascoltare, negli incontri formativi per la Cresima, genitori e padrini impegnati con i loro adolescenti è molto arricchente. Di che cosa hanno bisogno questi ragazzi e ragazze se non di “Capitani -e Capitane- coraggiosi”? Sappiamo esattamente cosa succede alle navi vere quando il capitano non è al timone o non prende decisioni che spettano solo a lui, anche se poi risultassero errate. Le decisioni dell’autentico capitano sono sempre in profondo ascolto di chi sta educando e non rispondono alle sue ambizioni o paure. Il capitano riesce anche a stare in equilibrio tra le due derive educative: il dittatore che dice sempre no senza motivazioni e lo schiavetto che dice sempre sì senza porre condizioni. Il capitano sa pure quanto sia dannoso proporre nulla ai figli raccontandosela che “deciderà per conto suo quando sarà grande”.
  • Capitani coraggiosi che ascoltanoUna mamma guarda negli occhi la figlia adolescente accarezzandole i capelli

     

  • Ma certo che tutti, da adulti, dobbiamo consapevolmente selezionare tra il ricevuto ciò che è stato positivo, adattandolo ai tempi e portandolo avanti, da ciò che è stato negativo per lasciarlo andare. Il punto è che questa libertà di scegliere l’avrai solo se ti è stato proposto qualcosa di non banale. Che poi esista il vuoto educativo come libertà è davvero una bufala, dal momento che se non si fa avanti il genitore, oggi esiste internet pronto a sostituirlo. C’è poi la possibile sovrapposizione, come se fossero la stessa cosa, della fede con la morale, che toglie l’unicum della fede in Cristo che è la “Buona Notizia”. E con Essa, le risposte esistenziali sulla vita, sulla morte, sul bene, sul male, sull’amore di Dio e sul senso della loro preziosissima vita, di cui gli adolescenti hanno letteralmente sete. Il cardinale Martini disse “Non ho paura di chi non crede, ma di chi non pensa”. Quanto e come insegniamo a pensare ai nostri ragazzi? Quando un adolescente afferma di essere “ateo”, sta forse esprimendo un bisogno di attenzione tipico dell’età, o una sofferenza, o un’idea distorta di Dio assorbita da chissà chi? Possiamo chiedergli con vero interesse “Mi spieghi le tue motivazioni”? E può essere il momento per farlo riflettere che l’apertura mentale richiede almeno di sospendere il giudizio perché se non vedo ad occhio nudo un pianeta o un virus non è detto che pianeta e virus non esistano?
  • Capitani coraggiosi che sostengonoUn papà e una figlia adolescente sorridenti leggono insieme seduti sul divano

  • La Cresima consente anche di poter contare su qualcuno che voglia posare la mano sulla tua spalla, gesto altamente simbolico e tutt’altro che semplice tradizione. Infine la festa e i regali. Non è vero che per l’essere umano sia innato fare festa, è anche questa una competenza per niente scontata, non a caso ci viene amorevolmente raccomandato “Ricordati di santificare le feste”. E tra i regali, anziché quelli tristi e uguali che tra un mese sono rotti o tra un anno sono tecnologicamente superati pensa, Capitano e Capitana, a regalare te stesso cioè il tuo tempo, a regalare esperienze piuttosto che cose e, quando regali un oggetto, che sia qualcosa che possa restare per sempre nel cuore.
  • Capitani coraggiosi che decidono

Share This:
error: Content is protected !!