Smettere di rimandare le cose in 4 step

Immagina di smettere di rimandare le cose… ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita senza procrastinare? Chiudi gli occhi e visualizzati… hai appena raggiunto quel traguardo a cui tenevi da così tanto tempo, le tue giornate sono produttive e la sera ti senti stanco ma felice, sei fiero di te stesso ed è svanito ogni senso di colpa… che meraviglia!!!

Ora pensa a come ci si sente invece a rimandare sempre a domani… sollevàti solo per poco e poi in un mix di frustrazione e vergogna.

Perché, se le cose stanno così, le persone non decidono subito di smettere di rimandare? Per paura, naturalmente, emozione negativa e paralizzante per definizione.

Infatti la procrastinazione è un meccanismo difensivo messo in atto dalla mente per diminuire l’ansia associata ad una scelta considerata, a torto o a ragione, ad alto rischio di fallimento e di giudizio.

La paura, che non va confusa con la normale prudenza figlia dell’istinto autoconservativo, funziona sempre così: mente dicendoti che le cose andranno male, quindi ti impaurisci, allora ti propone l’apatia del fare e del sentire che ha come risultato proprio il fallimento causato però dall’omissione.

Certo, poiché la paura di ammettere che si ha paura è ancora più grande, la paura (e tre!) si traveste da “ma nooo rimando perché sono un tipo tranquillo, forse pigro, sicuramente stanco e senza ambizioni particolari, o perché vorrei ma c’ho un sacco di cose da fare o ancora perché sono gli altri che me lo impediscono…”. Ehm… non è proprio così e a diagnosticare la procrastinazione c’ha pensato il professor Clarry Lay della York University, Canada con la sua Scala della Procrastinazione.

La paura può intervenire in ogni fase del processo tanto da bloccare l’inizio, lo svolgersi o il completamento di un’attività. Sì, anche il mancato completamento è un atteggiamento sabotante, anche se la persona non termina dicendo che sta perfezionando il risultato, perché non ci si permette di gioire del traguardo o si ha paura del vuoto che sta dopo.

Rimandare è insomma improduttivo e deleterio, ma smettere di rimandare è possibile perché procrastinare è un’abitudine appresa nel tempo e come tale può essere cambiata seguendo un percorso preciso ed efficace.

Dai più recenti studi scientifici sulla procrastinazione questo percorso per smettere di rimandare, e le relative strategie, prevede 4 steps fondamentali. In breve:

  1. Per smettere di rimandare serve innanzitutto Consapevolezza

Carta e penna e alcuni fogli appallotolati

Carta e penna… solo così puoi sapere come scorre il tuo tempo

Per acquisire consapevolezza della propria procrastinazione serve innanzitutto scrivere per tre giorni consecutivi (per esempio sabato, domenica e lunedì) ogni singola attività che compi durante il giorno. Ogni volta che cambi attività, scriverai il nome di questa attività ed il tempo dedicato (per esempio navigazione Facebook, 35 minuti). Scrivi proprio tutto in semplice ordine cronologico: il tempo utilizzato per dormire, mangiare, lavarsi e vestirsi, lavorare, eseguire faccende domestiche, rispondere a telefonate, mail e messaggi, stare sui social, parlare con qualcuno, guardare la tv, fare sport, per le trasferte… tutto.

  1. Per smettere di rimandare serve anche Responsabilità

Un ragazzo che sta sul letto e in primo piano i libri che dovrebbe studiare

Come diceva il mio Prof al Liceo “Nulla dies sine linea”

Ora prenditi la responsabilità di guardare i risultati di questo semplice esercizio senza il quale nessuno è veramente consapevole dei costi scioccanti del procrastinare. E prenditi anche la responsabilità di aver impiegato o buttato il tuo tempo, sapendo che fare una meritata vacanza o un po’ di sport giornaliero non significa certo rimandare.

  1. Per smettere di rimandare serve Motivazione

Un orologio che esplode in mille pezz

Avere motivazione significa avere un buon motivo per l’azione

Avere motivazione significa avere un buon motivo d’azione. Inizia col visualizzare e sentire come andrà se continuerai a rimandare… qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere? E ora visualizza e senti come andrà se smetterai di rimandare… qual è anche in questo caso la peggiore delle ipotesi?

  1. Per smettere di rimandare serve mettersi in Azione

Un segnale che indica la fine dello stress e l'inizio del successo

La più importante delle rivoluzioni personali

Il momento decisivo è quello dell’azione: sfidare la paura anche se porta la maschera della pigrizia, della distrazione, della disorganizzazione, del perfezionismo, del vorrei-ma-non-posso significa rendere facile ciò che è difficile e per questo spesso c’è bisogno di essere accompagnati. Un mio grande professore di liceo, il primo giorno di scuola, mi fece scrivere alla lavagna (e tradurre) l’unica formula per non procrastinare la promozione (cioè non rimanere bocciati): era la frase di Plinio il Vecchio “Nulla dies sine linea” cioè “Nessun giorno senza un progetto da portare avanti”.

Certo, esistono nel web una strage di tecniche persuasive, ma a me piacciono le persone libere, non quelle condizionate da una nuova programmazione che si limita a sostituire la precedente, perché cambiare burattinaio a mio avviso non significa diventare liberi.

In conclusione, se oggi non stai vivendo i tuoi sogni è perché ieri hai deciso di rimandare a domani. Se l’abitudine a procastrinare ti sta privando della vita e dei successi a cui sei destinato puoi scegliere di continuare a rimandare a domani i tuoi progetti oppure… puoi scegliere di prendere in mano la tua vita e smettere di rimandare, compiendo la più importante delle rivoluzioni personali. 

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