I famigerati compiti delle vacanze sono il tormento estivo di genitori e figli di ogni epoca.
Per alcuni adulti rappresentano un utile esercizio di ripasso, per altri sono solo un’inutile tortura.
Il tema dell’utilità ed opportunità dei compiti delle vacanze è puntualmente dibattuto ogni anno, senza mai giungere ad una conclusione su quella che resta la nube che offusca l’orizzonte della lunga pacchia estiva.
Facciamocene una ragione: i compiti delle vacanze esistono.
Argomento togliere lo smartphone ai bambini e ai ragazzi. È passato già un anno da quando scrissi due cose su come disintossicare i figli dallo smartphone e da allora ho avuto parecchi feedback che c’è parecchio da disintossicare.
Eppure credo che tendenzialmente la presente generazione di genitori viva i devices come una conquista, esattamente come i nostri nonni usciti dalla guerra e dalla fame vissero come una conquista il cibo e l’abbondanza, anzi il superfluo.
E forse magari inconsapevolmente è sempre così: se sei nato senza una cosa, vuoi che i tuoi figli ce l’abbiano a tutti i costi, senza riuscire a valutare lucidamente se quella cosa sia un bene o un male per i tuoi figli.
Questa l’ho già scritta: proprio per le differenze di stile relazionale ed educativo, la figura materna è fondamentale e indispensabile al pari di quella paterna perché i figli crescano psichicamente sani e quindi felici.
Come affermava Jung infatti, ogni essere umano ha bisogno di essere cresciuto in armonia da Animus ed Anima quindi di poter contare su una mamma che insegni ad amare dando cura e conforto, oltre che contare su un papà che insegni a vivere dando protezione e futurizzazione.
Proprio per le differenze di stile relazionale ed educativo, la figura paterna è fondamentale e indispensabile al pari di quella materna perché i figli crescano psichicamente sani e quindi felici.
A scanso di equivoci e per par condicio ripeterò il concetto su esposto così:
proprio per le differenze di stile relazionale ed educativo, la figura materna è fondamentale e indispensabile al pari di quella paterna perché i figli crescano psichicamente sani e quindi felici.
Come andare d’accordo tra fratelli e sorelle da piccoli come da adulti? Risposta secca e immediata: essendo figli unici. Sembra uno scherzo ma non lo è…
(in copertina i simpaticissimi Richard “Richie” e Joanie “Sottiletta” Cunningham, fratello e sorella in Happy days)
Per il Parent Coaching essere genitore non è un mestiere ma un modo d’essere e di relazione che inizia uno stupendo giorno e che cambia la vita di una persona per sempre.
Non un mestiere ma una missione, un cammino, un percorso e una vita che vanno pensati prima e ripensati mille volte durante, se si vuole davvero la felicità di chi si dice di amare, stiamo parlando di tuo figlio, tua figlia.
Vivere bene l’adolescenza dei figli è possibile? L’adolescenza è la fase esistenziale che dura tutto il secondo decennio della vita dell’essere umano. È una fase importantissima e delicata perché segna il graduale passaggio dall’infanzia alla vita adulta di ogni persona.
Tutto si trasforma nei ragazzi: la relazione con sé e con gli altri risente profondamente di un’alternanza che spesso pone problemi relazionali soprattutto ai genitori.
Come vivere bene l’adolescenza dei figli? Può il Parent Coaching aiutarti a migliorare il legame con tuo figlio evitando o risolvendo i problemi?