Amare senza soffrire a qualcuno sembra impossibile e persino contraddittorio. Quante volte infatti è capitato di sentire, o peggio dire, cose dell’altro mondo come “amare veramente vuol dire sacrificarsi in silenzio” o “l’amore vero è capace di tutto”?
Una vita grama che rischia di finire all’ospedale, o peggio, forse perché si confonde semplicemente, ma gravemente, la parola impegno con la parola sofferenza. Amare una persona richiede certamente impegno nella relazione ma mai sofferenza, punto.
(in copertina: il bacio di Paul Newman e Joanne Woodward, stupendi nella vita e sul set)
Pronti… mezzo… via!
Sì, ma per dove?
Partire in quarta senza prendere in mano la propria vita capita davvero a molti, col risultato di iniziare molte cose inadatte che non si porteranno a termine, se non con l’amaro in bocca ed ostinandosi in esse.
Se è vero che la vita è la somma delle scelte fatte e non fatte, non prendere in mano la propria vita si rivela sempre una sofferenza in termini di tempo, energie, emozioni, autostima e salute. Quindi basta soffrire…
Tra poco il web si riempirà di consigli postumi per affrontare l’ansia da rientro vacanze ma il segreto è pensarci prima.
L’ansia da rientro vacanze è un vero e proprio disturbo che in poco tempo esaurisce le energie recuperate, facendo arrivare saturi e sfiniti già ai primi di ottobre.
Le ferie, cioè i giorni di sospensione dal lavoro trascorsi sia a casa che in villeggiatura, sono in genere sempre brevi o comunque percepite così. Ecco dunque 10 mosse da fare anche prima, per fare vacanze belle e riposanti senza il retrogusto amaro dell’ansia da rientro:
Che fare con le convinzioni limitanti? Accontentarsi, lamentarsi o sperimentare il Coaching?
Ciò di cui siamo convinti ha un’influenza fondamentale su ciò che decidiamo di fare o di non fare, determinando significativamente la nostra vita. Le nostre convinzioni o credenze possono ovviamente assumere implicazioni sia positive che negative, supportanti o limitanti, vitalizzanti o depotenzianti. Ma come si crea una convinzione?
Per il Parent Coaching essere genitore non è un mestiere ma un modo d’essere e di relazione che inizia uno stupendo giorno e che cambia la vita di una persona per sempre.
Non un mestiere ma una missione, un cammino, un percorso e una vita che vanno pensati prima e ripensati mille volte durante, se si vuole davvero la felicità di chi si dice di amare, stiamo parlando di tuo figlio, tua figlia.
“Sbagliando s’impara” recita un famoso proverbio, eppure sin da bambini ci viene insegnato che sbagliare è… sbagliato, rendendo in questo modo ogni errore un’occasione in più per sentirsi inadeguati, con effetti spesso devastanti sull’autostima e sulla scoperta dei propri talenti.
Immagina di smettere di rimandare le cose… ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita senza procrastinare? Chiudi gli occhi e visualizzati… hai appena raggiunto quel traguardo a cui tenevi da così tanto tempo, le tue giornate sono produttive e la sera ti senti stanco ma felice, sei fiero di te stesso ed è svanito ogni senso di colpa… che meraviglia!!!
Ora pensa a come ci si sente invece a rimandare sempre a domani… sollevàti solo per poco e poi in un mix di frustrazione e vergogna.
Perché, se le cose stanno così, le persone non decidono subito di smettere di rimandare? Per paura, naturalmente, emozione negativa e paralizzante per definizione.
È possibile essere produttivi per fare di più con minor fatica? Hai la sensazione di non riuscire a fare tutto ciò che dovresti realizzare benché per la maggior parte del tuo tempo tu sia sempre in attività e magari sotto stress?
Studi recenti dimostrano che la maggioranza delle persone vorrebbero fare di più con minor fatica ma vivono la sensazione opposta perché, in realtà, risultano improduttive quasi al 50% del tempo che dedicano alle loro mansioni come se, su cinque sei giorni di lavoro o di studio o di semplici faccende domestiche, quasi tre andassero concretamente perduti. Insomma altro che fare di più con minor fatica: risultati per tre e fatica per sei giorni!
Come Professional Organizer posso indicarti come fare decluttering (eliminare il superfluo) e space clearing (riorganizzare gli spazi) in tot giorni in modo risolutivo. E perché dovresti? Perché vivere in mezzo al caos, in una casa piccola o grande che sia, non facilita certo la vita: pieni di cose, si va in confusione e non si hanno tempo ed energie per gli obiettivi e le persone importanti.
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Andare d’accordo con genitori e suoceri. Poteva forse mancare l’argomento antico come il mondo del rapporto con le famiglie d’origine e su come vivere felici in coppia non solo nonostante loro, ma anche grazie a loro?