Un bacio alle rose di Sanremo

Prosegue con questo nuovo articolo la mia collaborazione con il settimanale

“La vita del popolo” per la rubrica “Stile di famiglia”.

16/02/2023 di Lucia Boranga da La vita del popolo

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  • Un bacio alle rose di Sanremo e le altre perle ed amenitàRose rosa di Sanremo e Blanco

  • Se non si riesce più a guardare il festival di Sanremo perché è troppo lungo si può sempre spulciare qua e là su Raiplay e quindi sentire cosa ha cantato il settantatreesimo vincitore o vedersi il presidente Mattarella per la prima volta all’Ariston o emozionarsi col duetto di Giorgia ed Elisa o vedere come non stia per niente invecchiando la bionica Cuccarini e moltissimo altro a seconda dell’età e dei gusti personali. Si possono anche vedere due tra i pochi Millennials (sono la così detta “generazione-y” cioè i nati tra il 1981 e il 1996, non quelli nati dopo che sono gli “zeta”) che si sono sposati in pompa magna, hanno ben due bambini e sanno fare soldi a palate, il tutto in netta contro-tendenza rispetto ai loro coetanei. Credo che anche quando si lasceranno, ma speriamo di no, resteranno una coppia in affari, sciapò dunque al loro specifico talento condiviso. Bella ragazza, brutto vestito se non altro perché inadatto al ruolo di co-conduttrice, grande affarista, monologo veramente “gnao-gnao” nel tono e nel contenuto che, udite udite, è riuscita a scrivere tutto da sola! Molto emozionata per la performance, per niente commossa da ciò che stava dicendo: l’impressione è proprio quella che manchi il pane e che lei proponga brioches.
  • Un bacio alle rose di Sanremo e le altre perle ed amenitàRose blu di Sanremo e Ferragnez

 

  • Alla faccia delle tante, troppe, vere Masha Amini. E poi il giovanotto che ha sposato, un po’ meno bravo di lei ma sta imparando, che sul palco “bacia” un altro per far vedere che lui non ha problemi con la fluidità ma con l’essere un marito e un padre un po’ sì. E pensare che la grave patologia che ha affrontato poteva essere un’occasione per fare del bene da vivo, alla Gianluca Vialli. Infine, lo schizzato delle rose, un altro “ma è solo un ragazzo”, maggiorenne e pagato però. Un problema tecnico capitato un sacco di volte anche a chi è in gara davvero, sua assoluta mancanza di problem solving eppure è il suo lavoro, frustrazione sfogata con la distruzione di qualcosa che non ha pagato lui e conclusione con volto e frase ebete. “Mi sono comunque divertito” dimostra che non si è mai divertito in vita sua e comunque sei a Sanremo per guadagnarti il tuo pane, non per divertirti. Il suo atto vandalico è un reato, la gioventù non è un’attenuante, ed è causato dal discontrollo degli impulsi, lo stesso di chi, prendendo un no dalla vita anche minimo, reagisce distruggendo le cose e più spesso le donne se non vogliono divertirsi con lui o i genitori se non rispondono alle pretese.
  • Un bacio alle rose di Sanremo e le altre perle ed amenitàRose bianche di Sanremo

  • Da che stile di famiglia proviene questo qua e che modello devastante è per gli adolescenti che l’hanno visto? La reazione totalmente impreparata del presentatore chiarisce che il copione prevedeva che lo schizzato facesse altro con le rose e il modo con cui la situazione è stata lì per lì affrontata è il riflesso della nostra società, debole con i forti e forte con i deboli. Ecco, anch’io ho detto la mia e ho fatto la figura della boomer quale sono, ma ci sono casi in cui è sbagliato far finta di niente, sperando che soffino ancora parole come quelle di Pierangelo Bertoli “bacia i fiori, li bacia e non li coglie”.
  • Un bacio alle rose di Sanremo e le altre perle ed amenità

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